Arriva la “Tosa” a Vicenza, il bus elettrico che si ricarica mentre cammina

A Vicenza come a Ginevra e a Brisbane. Il sistema di ricarica veloce si chiama appunto “Tosa” in acronimo. Il nuovo bus seguirà il percorso della linea 1, da Ponte Alto – Fiera sino al centro “Palladio”

Arriva la “Tosa” a Vicenza, il bus elettrico che si ricarica mentre cammina. I mezzi si vedranno dal 2028, mica domani, ma a palazzo Trissino è stato presentato il progetto, che è realizzato e finanziato dal consorzio Iricav 2 come una delle opere a latere dell’alta velocità.

Il bus elettrici sono prodotti dalla svizzera Hess, azienda che ha vinto l’appalto: sono 16 veicoli per un importo di 19 milioni di euro. Saranno disponibili dal 2027. Andranno a sostenere la cosiddetta Lam rossa, la linea che sostanzialmente andrà dalla zona Ponte Alto – Fiera sino a viale Leonardo da Vinci, alle spalle del centro commerciale Palladio, per capirci. La linea seguirà sostanzialmente il percorso dell’attuale linea 1 e, in futuro, è destinata a sostituirla. Non ci saranno rotaie nè linee aeree.

I bus funzionano a batteria e si ricaricano durante il tragitto, sfruttando la tecnologia flash charge di Hitachi. I mezzi avranno una ricarica rapidissima durante le soste ma anche il pantografo. A Vicenza si stima che questi bus percorreranno circa 55.000 chilometri all’anno, risparmiando emissioni di anidride carbonica per 1.000 tonnellate ogni 12 mesi, rispetto ai normali bus termici Euro 6.

Il sindaco Possamai, il consigliere Angelo Tonello e l’assessore Spiller alla presentazione del bus elettrico “Tosa” in municipio

Il modello di Vicenza sarà lungo 19 metri ed è indicato dalla sigla Tosa, che precisa proprio il sistema di ricarica. L’acronimo, in francese, sta per Trolleybus Optimisation Système Alimentation, cioé ottimizzazione del sistema di alimentazione dei filobus. Così li chiamano anche a Ginevra, città che ha adottato lo stesso sistema e lo stesso modello che avrà Vicenza. Ma è chiaro che il gioco di parole, Tosa, a Vicenza ha un’alta possibilità di attecchire, visto il significato della parola in dialetto. Chissà che veramente il bus finirà per essere familiarmente chiamato così, come il tran con le tirache di un tempo.

I bus modello Tosa sono stati adottati anche a Brisbane, Nantes e lo saranno a Genova entro breve tempo.

Alla presentazione, per Iricav Due erano presenti il direttore Alberto Palomba, il coordinatore del 2° lotto funzionale Paolo Fanello e il coordinatore della progettazione Francesco Pavanello.
Per Hitachi, società fornitrice dei mezzi, c’erano Domenico Lanciotto, General Manager Hitachi Rail, e Filippo Passante, Operation Unit Manager.

Era presente il direttore generale di Svt, Ettore Viola