Bacino salva-alluvioni del Retrone: obiettivo lavori in primavera

Il sindaco di Vicenza, Possamai, e i colleghi di Sovizzo, Altavilla e Crezzo chiedono di fare presto e iniziare i lavori per realizzare il bacino di laminazione a Sovizzo: 10 milioni il costo, che ci ono già

L’obiettivo è di iniziare a primavera ’25 i lavori del bacino che salverà Vicenza dalle alluvioni del Retrone. L’area è quella di Sovizzo, a Vigo, su un terreno verde ampio 27 campi da calcio che nella Grande Guerra era un aeroporto, uno dei primi in Italia, realizzato nel 1916. Aeroporto che, detto fra parentesi, fu abbandonato nel 1918 proprio a causa delle piene del torrente Onte, che allagavano tutto. Cento e passa anni dopo il torrente è ancora nel mirino, ma stavolta si vuole controllarne il corso per evitare che il Retrone, di cui l’Onte è un affluente, allaghi Vicenza. S’è visto a febbraio e a maggio scorso qual è il pericolo, perfino più serio di quello causato dal Bacchiglione, che è diventato più controllabile grazie ai bacini di Caldogno e di viale Diaz.

L’area di 27 ettari destinata a Sovizzo a diventare il bacino di laminazione che salverà Vicenza dalle alluvioni del Retrone

Intanto i sindaci di Vicenza,  Giacomo Possamai, di Altavilla, Rossella Zatton, di Creazzo, Carmela Maresca e di Sovizzo, Matteo Forlin, fanno pressione e chiedono a una voce a ministero dei Trasporti e Iricav, che siano risolti i problemi esistenti e che i lavori inizino al più presto. I soldi ci sono, dieci milioni di euro, che rientrano nei finanziamenti dell’alta velocità: qual è allora il guaio? Il nodo l’ha aggrovigliato, si far per dire, il Tar del Lazio il 26 luglio scorso: l’unico aspetto accolto dai giudici amministrativi del maxi ricorso di Italia Nostra contro l’alta velocità nel Vicentino, quando sono state rigettate 98 osservazioni presentate con un documento di 46 pagine, riguardava appunto la valutazione d’impatto ambientale (in gergo, Via) che mancava con riferimento al bacino di laminazione del torrente Onte.

I sindaci di Sovizzo, Vicenza, Altavilla e Creazzo chiedono di fare presto per realizzare il bacino che salverà Vicenza dalle alluvioni

Progetto e fondi sono dell’Iricav 2 che gestisce appunto la tratta Verona – Vicenza dell’alta velocità, un impegno da 2.3 miliardi di euro: tocca quindi all’Iricav integrare la documentazione da presentare al ministero dei Trasporti con uno studio d’impatto ambientale (Sia) del bacino di laminazione del torrente Onte. Poi il ministero si esprimerà (non ci sono motivi per pensare a un diniego) e così verrà completata la procedura. Quindi si potrà pensare ad appaltare i lavori.

L’ingegner Angelo Tonello è il braccio destro del sindaco in materia di alta velocità

Angelo Tonello, consigliere comunale del Pd, ingegnere di professione, braccio destro del sindaco in materia di alta velocità (Possamai l’ha nominato consigliere esterno) riassume i tempi necessari allo studio e all’approvazione ministeriale, valutandoli sui tempi del recente passato e stima che i lavori potranno iniziare nella primavera prossima. Dureranno tre anni e mezzo, quindi nell’autunno del 2028 il bacino di Sovizzo sarà pronto. Nel frattempo, bisognerà confidare nel buon tempo e nella fortuna.