“Salvate l’immobile del supermercato Alì in via Rossini, tra pochi giorni destinato a svuotarsi. Il quartiere di San Lazzaro ne ha bisogno per ragioni di solidarietà sociale e di sicurezza”. È l’appello che lancia un gruppo di cittadini di San Lazzaro spalleggiato dal consigliere comunale di maggioranza Raffaele Colombara, che raccoglie queste istanze e le indirizza con un’interpellanza a sindaco e giunta di Vicenza.
Alesandra Marobin, già consigliera comunale del Pd, e Sonia Castegnaro, come lei residente nel quartiere, hanno organizzato assieme ad altri cittadini una raccolta di firme per convincere gli amministratori a soccorrerli. “San Lazzaro – spiegano – ha bisogno comunque di un luogo in cui specie gli anziani possano fare la spesa, perché non arrivano sino alla nuova sede del supermercato”. Secondo le promotrici, la percentuale di anziani che vivono a San Lazzaro è altissima: forse anche l’80 per cento. Parliamo di persone che abitano a San Lazzaro dagli anni Settanta e che ora hanno almeno 80 anni.
“Far morire questo storico luogo – aggiungono – significa dare un colpo deciso anche alle altre attività della zona, che perderà di vitalità”. “Senza dimenticare che uno spazio così grande abbandonato diverrà una meta per sbandati e persone che cercano un rifugio”.
Marobin e Castegnaro spiegano che questa vicenda l’avevano portata all’attenzione della famiglia Canella, proprietaria del gruppo Alì. Finché Francesco Canella, fondatore del gruppo, è rimasto in vita c’è stato uno spazio di discussione, ma dopo la sua morte il 1° febbraio 2024, non ci sono stati segnali dalla proprietà.