Ai tempi del cavaliere, Berlusconi s’era cucito addosso l’immagine del presidente operaio che voleva cambiare l’Italia. Erano i tempi, nel 2001, del milione di posti di lavoro, del ponte di Messina e lui si faceva vedere in giro con il caschetto giallo da cantiere, subito peraltro imitato da Fabio De Luigi che a Mai dire gol aveva inventato il personaggio dello sballato ingegner Cane, che parlava – naturalmente a vanvera – di mille e mille tonnellate di qualsiasi cosa.
Mutatis mutandis, il sindaco di Vicenza Possamai potrebbe definirsi il sindaco muratore, visto il piano da sei milioni di euro che ha presentato – invero assieme all’assessore Matteo Tosetto – per la casa a Vicenza. Ha spiegato: “Tramite varie fonti di finanziamento, europeo, regionale e proprie (con oltre un milione e mezzo di euro che mette direttamente il Comune) abbiamo voluto fare un investimento straordinario, che permetterà il recupero di 100 alloggi in città. Abbiamo poi avviato un piano di alienazione di altri 59 appartamenti, che permetterà la sistemazione di ulteriori alloggi con le risorse che ricaveremo dalle vendite. La consideriamo come una grande opera di questo mandato, come se fosse la nuova biblioteca o un nuovo teatro: perché da un lato si tratta di 6 milioni di euro di investimenti, quindi risorse ingentissime per una città come Vicenza, e dall’altro perché significa dare una risposta vera a centinaia di persone che aspettano una casa”.