Apre “La Filanda” a Trissino con una mostra fotografica sull’antica fabbrica della seta

La mostra resterà aperta sino a settembre e ne sono protagoniste due artiste, Nika Batista e Lorraine Hellwig, slovena e tedesca. L’antica filanda è stata ristrutturata grazie soprattutto all’intervento di Lino Dainese. Accanto c’è lo studio di Arcangelo Sassolino, artista di livello internazionale, che ha ottenuto grande successo alla mostra “Tre capolavori” a Natale 2023.
Un vecchia immagine (del grande Vajenti) del lavoro nella filanda a Trissino che è diventata un centro d’arte

Inizia la sua attività pubblica (quella privata è cominciata tre mesi fa) La Filanda a Trissino. Come si ricorderà, si tratta di un complesso nel quale, accanto allo studio dell’artista Arcangelo Sassolino, grazie soprattutto a Lino Dainese, è stato recuperato e ristrutturato il complesso della ex filanda che fu inaugurata nel 1923 e successivamente diventò di proprietà della famiglia Bocchese, noti industriali della seta. La sua attività durò fino al 1978, quando la famiglia concentrò tutto il lavoro a Vicenza, dove aveva uno stabilimento in zona industriale. Anzi, era stato il primo a sorgere nella zona industriale all’inizio degli anni Sessanta.

Arcangelo Sassolino, artista di livello internazionale che abita a Vicenza

Arcangelo Sassolino (che è un artista di livello internazionale, originario di Trissino ma con residenza a Vicenza) ha ottenuto di recente grande successo con la sua opera esposta in Basilica palladiana a Natale del 2023, assieme a quelle di Caravaggio e Van Dyck. La mostra s’intitolava Tre capolavori e raccolse oltre 61mila visitatori.

L’opera “No memory without loss” di Sassolino esposta alla mostra “Tre capolavori” del 2023: ottenne un grande successo e la mostra raccolse oltre 61mila visitatori

Alla Filanda di Trissino è nato il centro di ricerca Rare, cioé Reasearch Art Regeneration Ecology, che prende il via attraverso un progetto di residenze under 35 con le due artiste Nika Batista e Lorraine Hellwig – e un grande spazio espositivo, che apre appunto domani, 16 maggio alle 18 con la mostra Seta.

Si tratta – come spiega una nota – di un centro di sperimentazione artistica e sostenibile. Il progetto è stato ideato e sviluppato da Jacopo Ferma, Cristiano Focacci Menchini e David Melis. Il programma di residenza Rare è stato selezionato tra i vincitori del bando Culture Moves Europe, finanziato dall’Unione Europea e sviluppato dal Goethe Institute.

Nika Batista e Lorraine Hellwig sono le due artiste protagoniste della mostra che resterà aperta sino a settembre

Le artiste selezionate per la prima edizione della residenza sono Nika Batista e Lorraine Hellwig. Il progetto di residenza dura 90 giorni e ha preso avvio il 25 febbraio. Nika Batista, nata e residente in Slovenia, opera tra performance, tessile, corpo, arte contemporanea e design.

Lorraine Hellwig, nata in Germania e residente a Parigi, esplora con la fotografia l’impatto dei sistemi creati dall’uomo sugli individui-

Seta è la mostra curata da Rare e pensata per inaugurare lo spazio espositivo all’interno della Filanda, che prosegue fino al mese di settembre. L’itinerario di fotografie offre un’esperienza immersiva, nel quale la proiezione delle immagini storiche, raffiguranti la vecchia fabbrica, tra passato e presente, mettono al centro il lavoro e il ruolo delle donne.

Un’immagine del nuovo interno della Filanda a Trissino

La memoria è il filo conduttore della mostra, la dimensione onirica e quella storica supportano la rievocazione dell’epoca della filanda, attraverso la luce effimera delle proiezioni che restituisce una suggestione della fatica e della resilienza delle operaie della seta. Al centro della mostra, tra i racconti e i canti delle filandine, il suono dei bachi da seta che mangiano le foglie riprende sia un dettaglio che emerge in molti ricordi appartenenti a donne che allora lavoravano lì, sia il riferimento letterario all’opera Insonnia di Ernest Hemingway: per integrare il percorso della mostra, sono state infatti pensate alcune performance insieme al collettivo Gli impresari, con Federico Primavera.