Mai chiedere a un’arpista di suonarvi la Toccata in la di Domenico Paradisi, che per l’italiano non esperto è la celebre musica dell’Intervallo della Rai. Lo offendete. È vero, si tratta di una musica di 50-60 anni fa, quando la tv era in bianco e nero, ma è entrata talmente nella memoria collettiva da connettere l’arpa a questo motivo e all’immagine delle pecore dell’Intervallo. In realtà l’arpa è molto più duttile come strumento e ha un repertorio vastissimo.

Le tre arpiste hanno seguito brani di Respighi e di Bizet dalla Carmen
Lo hanno dimostrato tre giovanissime studentesse del conservatorio – fra i 16 e i 17 anni – che hanno aperto la prima serata di Note a cielo aperto, intitolata leopardianamente Tensione e quiete. I concerti vedono protagonisti gli allievi del Pedrollo e seguiranno venerdì con Jazz in chiostro, quattro appuntamenti ogni venerdì di giugno. L’aria profumata di primavera e calma del chiostro di San Domenico, antico di sette secoli e destinato alle monache, s’è perfettamente adeguata al programma.

Le tre giovanissime arpiste: da sinistra, Dara Mattiello, Letizia Pellanda e Francesca Bordin
Le tre arpiste sono state Letizia Pellanda, Francesca Bordin e Dara Mattiello (non è un errore, è proprio Dara, dal significato variabile a seconda dell’origine mesopotamica o irlandese, comunque legato a forza e saggezza) che hanno eseguito antiche danze di Ottorino Respighi e una trascrizione entusiasmante di Flavio Gatti dalla Carmen di Bizet. Le tre ragazze sono allieve di Alessia Luise, concertista e docente ovviamente al conservatorio.

Alessia Luise, concertista e direttrice della classe di arpa al conservatorio
Tra l’altro, il 17 maggio scorso le tre ragazze si sono aggiudicate il 2° posto nella categoria E alla 𝗜𝗜 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹 𝗛𝗮𝗿𝗽 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗶𝘁𝗶𝗼𝗻 “𝗔𝗻𝗴𝗲𝗹 𝗣𝗮𝗱𝗶𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼” organizzato dall’Associazione Opera Zero di Bari.
Ascoltare un’arpa è raro, due si possono talvolta trovare in un orchestra, tre è capitato giusto al Pedrollo, ma il prof. Francesco Passadore, presidente del conservatorio, presente assieme al direttore Stefano Lorenzetti spiega che in contrà San Domenico riescono a fare anche di meglio, proponendo un quartetto di arpe. Attendiamo fiduciosi uno show.
Assieme all’arpa si sono esibite Lucia Amneris Rossi al violino e Natalia Kukleva la pianoforte, concertista e docente. Hanno eseguito il concerto in mi minore di Mendelssohn Bartholdy. Il pianista Lorenzo Passarella ha presentato due pezzi impegnativi di Liszt, mentre la serata s’è conclusa con un altro duo: Amirreza Moradzadeh al violoncello e Paola Soffi al pianoforte che hanno presentato la Fantasiestuecke di Schumann, op. 73.
I giovani esecutori fanno parte delle classi di violino (ne è responsabile Chiara Craglietto), violoncello (Antonio Viero), pianoforte (Riccardo Zadra) oltre che, appunto, di quella di arpa.