
Un affascinante progetto per l’ex macello in viale Giuriolo a Vicenza. Sia chiaro, non siamo all’inizio. Finora ci sono stati quasi due anni di lavori per sgomberare l’area, dopo 70 anni di abbandono, con piante che erano diventate alberi, muri traballanti e crolli in ogni dove. Dopo aver concluso, quindi, la messa in sicurezza, come si definisce in gergo tecnico, a palazzo Trissino è stato presentato il progetto che prevede di ricavare nei locali dell’ex macello uno studentato e 48 posti auto a piano terra: il costo stimato è di 8 milioni, i lavori si prevedono terminati nel 2029.

Protagonista è la Fondazione Pielle 24, che mette i fondi, il cui motore è Lino Dainese e che ieri era rappresentata dal professor Edoardo Demo, storico dell’economia, docente universitario e presidente del Cisa. Accanto a lui e al sindaco Possamai, a illustrare il progetto è stato Alberto Stocco, l’architetto che l’ha elaborato con il suo Studio 67. Entro fine anno, ha sintetizzato, dovrebbero arrivare tutti i pareri delle (tante) autorità coinvolte: dall’inizio 2026 si contano quindi i tre anni (magari qualcosa in più – è stato avvertito – gli imprevisti per un lavoro di questo genere sono all’ordine del giorno) per tagliare il nastro dell’inaugurazione.

Lino Dainese, che è il presidente della Fondazione Pielle 24, fedele al suo stile di riservatezza, non s’è fatto vedere a palazzo Trissino. Ma per la prima volta è risuonato ufficialmente il suo nome come timoniere dell’operazione. A lui e alla Fondazione va ascritto anche il restauro dell’ex Filanda a Trissino, diventata centro culturale e sede del laboratorio dello scultore Arcangelo Sassolino, inaugurata alcuni mesi fa dopo anni di lavoro. Dainese è anche, da anni, un sostenitore del Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio come della Fondazione San Bortolo. Motivi sufficienti per insignirlo giustamente nel 2024 della medaglia d’oro dei cittadini benemeriti.

L’intervento interessa – ha ricordato Stocco – 3000 metri quadrati e 15 mila metri cubi: lo studentato avrà 60 posti e 1900 metri quadrati di spazio, di cui 800 di aree comuni.

Il sindaco ha ricordato tre ragioni dell’intervento: si tratta di un progetto apripista, l’ex macello è un luogo cerniera tra polo universitario e piazza Matteotti, fondamentale quindi per un raccordo fra Vicenza e la città universitaria che aspira ad essere (e per molte ragioni è già). Infine, è un luogo unico perché ha importanza nel passato, nel presente e nel futuro.

Uno degli aspetti più interessanti del progetto è l’abbattimento di vecchi immobili vicino all’ex macello su contrà Barche e la realizzazione di una piazza da 600 metri quadrati che metta in collegamento l’immobile con il quartiere delle Barche. Sarà accessibile da viale Giuriolo e rappresenterà il nuovo ingresso alla struttura. La piazza, nelle ipotesi progettuali, può servire anche per eventi, sia di giorno che di sera.

Oltre allo studentato, è necessario trovare spazio anche per le auto, perché l’intervento all’ex macello presuppone anche la cancellazione del parcheggio davanti alla sede del museo, cioé palazzo Chiericati. Attualmente, il parcheggio conta 43 posti auto, ne saranno ricavati cinque in più.
