
Giulia Caddeo mostra il poster che illustra il logo del nuovo teatro in corso San Felice
Nasce un nuovo teatro a Vicenza. Si trova in corso San Felice 255, all’interno di un cortile, vicino al Lidl, nel fabbricato accanto al ristorante Comfort Food. L’inaugurazione è in programma sabato 10, dalle 16.30 alle 18. Artefice del progetto è l’associazione Daphne creata l’anno scorso, che ha 18 soci, di cui è presidente Eleonora Mariella e vice Bruna Cunico. Il progetto è autofinanziato da questi appassionati che hanno sborsato di loro, si sono assunti un mutuo e adesso stanno ultimando l’allestimento. Al lavoro ci sono anche Ornella Schio, Giulia Caddeo, suo marito Stephen Ghobert, Alessandra Ursoleo, pittrice, il tecnico Michele Storti, Fabrizio Nicastro, esperto di informatica.

L’esterno del fabbricato del nuovo teatro: contiene 45 posti
È sempre un avvenimento quando apre un nuovo teatro in una città (il paragone è impegnativo ma il San Ferdinando a Napoli fu recuperato e finanziato da Eduardo con grandi sforzi e debiti e inaugurato nel 1954 con Miseria e nobiltà) specie in una città come Vicenza che in fatto di teatro ha una storia luminosa (all’Olimpico) e dolorosa perché ci ha messo 60 anni per ricostruirne un civico dopo i due teatri distrutti dalla guerra.
Il nuovo teatro si chiama Cut off, ha un simbolo che è una strada luminosa che porta a una stella (ricorda il poster del film ET e la stella ha le stessa forma di quella di Star Wars) e l’augurio, a proposito di stelle, è di essere luminoso nel firmamento in qualsiasi galassia culturale. C’è sempre bisogno di persone in gamba.
Siccome nel nome, come sempre, c’è anche il destino di chi lo porta qual è il significato di Cut off lo spiega Giulia Caddeo, 37 anni, sarda di Sardara della provincia di Cagliari, romana d’adozione dove s’è laureata al Dams e dove ha vissuto 15 anni. Cut off significa letteralmente tagliare, quindi in senso metaforico desiderio di cambiare e innovare. Come? “Teatri a Vicenza ce ne sono – risponde – ma noi intendiamo fare qualcosa di nuovo. Procediamo su due binari. Il primo è la produzione artistica (dagli spettacoli ai reading), la seconda è la formazione, dai workshop ai laboratori, con uno spettro vasto, dai kamishibai giapponesi sino all’illuminotecnica.

L’interno del teatro “Cut off” in corso di allestimento in corso San Felice 255
Non a caso. Caddeo è arte teatro terapista: si tratta di un metodo terapeutico che usa il teatro come strumento per promuovere il benessere personale. Spiega: “Utilizzo le tecniche teatrali e recitative, quindi di fatto insegno tecnica teatrale ma non sempre a fini solo performativi ma anche educativi e fini al benessere della persona, e anche quando lo scopo ultimo è una rappresentazione teatrale gli strumenti utilizzati rispettano sempre il qui ed ora dell’utente i suoi tempi e i suoi strumenti”.
Sintetizza: “Siamo uno spazio variopinto, pro-attivo, che accoglie anche chi ha un progetto personale, con attenzione anche ai bambini”. A loro sarà dedicata una presentazione domenica dall 9. 30 alle12.
Oltre alla presentazione dell’iniziativa, sabato sono in programma due monologhi. Il primo è di Ornella Schio, con Io ti mangio, celebre testo di Annibale Ruccello interpretato anche da Anna Marchesini, mentre il secondo sarà interpretato da Christian Ginepro, conosciuto anche per i televisivi Boris e Rocco Schiavone. In futuro arriverà sul palco anche un testo di Giulia Caddeo, che anticipa solo: “Sarà un atto unico, su un argomento attuale attraverso un testo che vuole scuotere”.
L’immediato futuro, vale a dire ottobre, prevede l’allestimento di quattro spettacoli da parte di Daphne (impossibile, a proposito, non ricordare la Daphne di Jack Lemmon in A qualcuno piace caldo…) come sintetizza Giulia: ci sarà uno spettacolo in cui lei recita un pezzo di un’amica, Fiori d’acciaio, il Centro di gravità permanente, che prende il titolo da una celebre canzone di Battiato ma è uno spettacolo con il testo di Daniela Della Valle e la regia di Giulia Caddeo. come regista. Inoltre stanno preparando uno spettacolo per bambini con testo e regia di Bruna Cunico.

Giulia Caddeo mentre spiega obiettivi e filosofia del nuovo teatro amatoriale della compagnia Daphne
Va aggiunto che, naturalmente, attori e registi sono amatoriali nel senso che ognuno di loro svolge un lavoro: Giulia Lavora alla Ceccato di Lorenzo Dal Maso (oggi l’ad è suo figlio Stefano) ci sono maestre, biologhe, ingegneri.
L’identikit. Giulia ama Shakespeare, Brecht “e chi affronta i classici con originalità”. Tra gli attori, Totò, Gassman, Verdone (che ha anche incontrato a Roma quando lavorava in un bar per pagarsi gli studi), Proietti, Santamaria, Favino, Anna Foglietta e Paola Cortellesi. Ha conseguito un master all’Istituto teatrale europeo con Mariagiovanna Rosati Hansen. Vive da due anni e mezzo a Vicenza ed è mamma di Giordano di cinque anni.