La Basilica di Bertotti Scamozzi in vetrina nei negozi sfitti per VicenzaOro

Un’alleanza tra Confcommercio, Comune, Ieg, Leodari pubblicità e Volksbank permette la produzione e stampa di vetrofanie da affiggere alle vetrine vuote e dare maggiore bellezza a Vicenza

I rappresentanti dei partner dell’iniziativa della Confcommercio: da sinistra Restuccia, Leodari, Piccolo, Farsura, Garbin e Balbi

Prendete un illustre palladianista del Settecento, Ottavio Bertotti Scamozzi, che diventò così celebre come divulgatore del Maestro da finire – ahilui – in ombra come architetto. Eppure era capace, tant’è che si aggiudicò un legato di Scamozzi (cioé soldi per studiare) e aggiunse il suo nome al proprio.

Scegliete un disegno della Basilica del Nostro, che non uscì quasi mai da Vicenza ma produsse talmente tanti lavori che è autore di molte delle immagini palladiane che circolano ancora oggi. A iniziare dall’Olimpico. Scrisse “Il forestiere istruito” e incontrò Goethe a Vicenza nel suo celebre viaggio del 1786, quando il viaggiatore tedesco lodò (architettura a parte) la bellezza delle donne vicentine.

Bertotti, di cui non è rimasto purtroppo alcun ritratto, era talmente fan di Palladio che fu nominato anche bidello dell’Accademia olimpica, cioé custode del teatro.

Il poster che sarà disponibile per essere applicato sulle vetrine dei negozi sfitti

Aggiungete a cotanta eredità l’iniziativa della Confcommercio per vitalizzare il centro durante la rassegna orafa di settembre e cucire così una pezza sopra le tristi vetrine dei negozi sfitti. Metteteci la collaborazione di Comune, di Ieg, proprietaria della Fiera di Vicenza, dell’agenzia pubblicitaria Leodari, della Volksbank. Il risultato è un cocktail, nè agitato e tantomeno shakerato come voleva James Bond, che prende la forma dell’iniziativa presentata dal presidente della Confcommercio, Nicola Piccolo e da tutti i collaboratori: un poster – tecnicamente una vetrofania – della basilica con la scritta Vicenza città dell’oro da utilizzare (all’inizio) in venti negozi sfitti.

Il progetto, “che vuole dare un’immagine coordinata a copertura delle vetrine vuote di Vicenza” non è destinato solo al centro: come ha precisato il presidente Piccolo, la Confcommercio Vicenza si occuperà del pagamento della tassa di affissione. Ad altre spese, appunto, contribuirà la Volksbank.

La situazione attuale delle vetrine dei negozi sfitti, che pure alcune sono coperte con poster della città

In questo modo i proprietari degli immobili sfitti saranno incentivati ad aderire – spiega la Confcommercio – perché non sosterranno l’intero onere economico dell’operazione (sarà richiesto solo un contributo economico di adesione), e la città ci “guadagnerà” in decoro e promozione.

A questo proposito, i proprietari che intendono mettere a disposizione le vetrine dei negozi sfitti per l’installazione delle vetrofanie sono invitati a scrivere alla mail ascom@ascom.vi.it  indicando in oggetto “Progetto negozi sfitti” e inserendo l’indirizzo degli immobili interessati, così da creare un elenco di disponibilità tra le quali scegliere.

Una volta installate nei primi 20 negozi, le vetrofanie saranno a disposizione di tutti i proprietari immobiliari che ne faranno richiesta, ad un prezzo di stampa e installazione concordato con Leodari Pubblicità.

Oltre a Piccolo, alla illustrazione dell’iniziativa erano presenti Cristina Balbi assessore alle attività produttive e al rilancio del centro storico; Matteo Farsura, global exhibition manager jewellery & fashion Ieg; Andrea Garbin, direttore di area Vicenza/Marostica di Volksbank; Beatrice Restuccia, consigliera comunale con delega alle iniziative di rigenerazione urbana; Marco Leodari , direttore commerciale di Leodari Pubblicità.